Narratore notturno. Aspetti del racconto nella "Gerusalemme liberata".

none1noI filologi alessandrini miravano a ‘spiegare Omero con Omero’. Questo libro prova a ‘spiegare Tasso con Tasso’. Le forme del racconto della Liberata non sono interpretate con le categorie della narratologia odierna, ma con quelle della Poetica aristotelica, connaturata al mondo di Tasso e dei suoi lettori. Facendo dialogare teoria e prassi, com’è d’obbligo in un autore autoriflessivo quale Tasso, ma privilegiando la prassi, il saggio rivitalizza gli aspetti aristotelici del poema: verosimiglianza, composizione, nodo, scioglimento, agnizione, peripezia, perturbazione, energia, etc. Emerge il profilo di un racconto che, nel momento in cui elude le forme del romanzo cavalleresco, inventa un universo narrativo completamente nuovo, fondato sulla rappresentazione misteriosa e notturna degli affetti e del mondo interiore. È il poeta, del resto, che ci lascia quest’autoritratto: “fabbricator notturno / di speranze e di sogni” (quarta di copertina).Il volume è il n. 53 della collana «Saggi critici» diretta da E. Raimondi e A. Pizzorusso (nata nel 1975). Recensioni ricevute: G.P. Giudicetti in “Rassegna europea di letteratura italiana”, 38, 2011, 2, pp. 199-201; M. Residori - A. Soldani, A proposito di “Narratore notturno. Aspetti del racconto nella Gerusalemme Liberata” di Francesco Ferretti (Pisa, Pacini, 2010), in “Nuova Rivista di Letteratura Italiana” XIV, 1-2, 2011, pp. 133-142; R. Ruggiero, in “Belfagor”, LXVI, 4, 2011, pp. 516-517. Il volume è stato incluso tra i principali contributi tassiani recenti da F. Tomasi nel profilo bibliografico Torquato Tasso, in “Nuova informazione bibliografica”, 10, 2, 2013, pp. 259-282. La doppia recensione di Residori e Soldani (due tra i maggiori specialisti di Tasso epico) è allegata alla schedaopenF. FerrettiF. Ferrett